Cookie Consent by Free Privacy Policy website laVerdi - Cinquecento anni di Riforma protestante
ottobre 16, 2017 - laVerdi

laVerdi - Cinquecento anni di Riforma protestante

Comunicato Stampa disponibile solo in lingua originale. 

Tra Bach e Mendelssohn nel segno di Lutero

Venerdì 20 Ottobre, ore 20.30

Auditorium di Milano - largo Mahler

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Maestro del Coro Erina Gambarini

Direttore Ruben Jais

Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero affisse - com’era d'uso a quei tempi - delle proposte, popolarmente conosciute come “95 Tesi”, sul portale della Schlosskirche, dedicata a tutti i santi, a Wittenberg, in Germania, nell’attuale Sassonia – Anhalt, con lo scopo di dibattere dal punto di vista teologico la dottrina e la pratica delle indulgenze. Nessuno poteva lontanamente immaginare le conseguenze che quell’apparentemente innocuo atto del monaco agostiniano avrebbe comportato per la civiltà occidentale.

laVerdi celebra i 500 anni della Riforma protestante con un #concerto straordinario, venerdì 20 ottobre (ore 20.30), all’Auditorium di Milano in largo Mahler.

Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, rispettivamente guidati da Ruben Jais ed Erina Gambarini, offrono al pubblico milanese l’occasione di ascoltare insieme due grandi classici della tradizione in #musica della Riforma, seguendo un percorso storico tra due epoche, legate dallo stesso, indissolubile filo rosso.

La serata si apre con la Corale Ein feste Burg ist unser Gott (melodia originale di Martin Lutero), per proseguire con Bach e la popolarissima, omonima Cantata Ein feste Burg ist unser Gott; in conclusione, la Sinfonia n. 5 Mendelssohn,universalmente conosciuta come Riforma.

L’intero programma è strutturato in modo consequenziale – spiega il direttore Ruben Jais-: si comincia dal tema originale scritto espressamente da Lutero nel 1517 come ‘Inno della Riforma’, di cui il coro canterà le quattro strofe, seguite dalla Cantata di Bach, anch’essa impostata sulla stessa melodia, con l’intervento dell’orchestra. In coda, la Quinta sinfonia di Mendelssohn è la logica conclusione di un evento incentrato sulla figura del Riformatore: la sua melodia infatti ricorre anche nell’opera del compositore di Amburgo, eseguita dal flauto all’inizio dell’ultimo movimento; così il cerchio si chiude laddove era cominciato, e il pubblico è coinvolto emotivamente e consapevolmente nella sequenza di tutti i passaggi”.

Sul palco di largo Mahler, anche un castdi solisti di rango internazionale: Ana Maria Labin (soprano), Julia Böhme (contralto), Thomas Hobbs (tenore), Christian Senn (baritono).