Cookie Consent by Free Privacy Policy website Salvare la Memoria (La Bellezza, l'Arte, la Storia). Storie di distruzioni e rinascita
settembre 13, 2016 - Comune di Milano

Salvare la Memoria (La Bellezza, l'Arte, la Storia). Storie di distruzioni e rinascita

Dal 15 settembre al 6 novembre 2016 il #museo di Sant’Eustorgio a #milano, adiacente alla prestigiosa Cappella Portinari, capolavoro rinascimentale affrescato da Vincenzo Foppa, ospita la #mostra Salvare la Memoria, oggi idealmente dedicata al Direttore del sito archeologico di Palmira Khaled Asaad e anche al non meno prezioso, e spesso anonimo, esercito di Monuments Men che, ovunque nel mondo, si vota al recupero di un patrimonio di #arte che è storia di tutti. Un patrimonio violentato da guerre, come quella in Siria appunto, ma anche da terremoti, alluvioni e da tutti quegli eventi che, ferocemente e improvvisamente, si sovrappongono al fisiologico effetto del tempo su ciò che è testimonianza del nostro passato. Accanto l’opera incessante di chi ha a cuore la tutela e la salvaguardia delle opere dell’ingegno umano da consegnare alle generazioni future.
La #mostra, curata da Sandrina Bandera ed Elena Maria Menotti, presenta cinquecento fotografie originali, documenti, filmati, testimonianze dirette, pannelli didascalici, di forte impatto visivo e insieme didattico, col fine di preservare la memoria di un patrimonio d’arte e di storia appartenente a tutta l’umanità costantemente minacciato, creando i presupposti per riflettere sul nostro vissuto e sulla responsabilità che abbiamo verso il futuro nostro e delle generazioni a venire.
La narrazione di una grande storia che, dopo il successo di pubblico al #museo Nazionale Archeologico di Mantova, si arricchisce grazie anche alla collaborazione di alcune istituzioni milanesi: il Civico Archivio Fotografico di #milano, l’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di #milano e l’Archivio Farabola di Vaiano Cremasco. Il pubblico potrà qui visitare la sezione dedicata alle immagini delle difese antiaeree e dei gravi danni subiti dai monumenti storici della città di #milano durante la prima e la seconda guerra mondiale.
Durante il periodo di apertura della #mostra, verranno organizzati incontri con i protagonisti di vicende di salvaguardia e difesa del patrimonio artistico mondiale, perché a contrapporsi alla violenza della distruzione c’è la strenua e costante forza della memoria e della restituzione che ha a cuore l’umanità.


Il percorso espositivo
La #mostra affronta argomenti più che mai attuali in ambito culturale, quali le attività di prevenzione e tutela del patrimonio storico-artistico da conflitti bellici e catastrofi naturali.
L’esposizione narra le devastazioni connesse ai terremoti, da quello dell’Emilia, al Friuli ad Assisi, a Bam, da L’Aquila sino al Nepal, senza dimenticare l’alluvione del 1966 a Firenze e l’esercito degli “Angeli del fango”.
Le distruzioni scientemente provocate dagli uomini come l’attentato all’Accademia dei Georgofili, non si sono rivelate meno catastrofiche di quelle naturali. Distruzioni ereditate da guerre del passato recuperate molto tempo dopo, come è accaduto per Vilnius dove le distruzioni perpetrate nei secoli XVII e XVIII sono state sanate solo dopo il 1989.
L’attenzione si focalizza quindi su #milano con le immagini delle difese antiaeree della Cappella Portinari, oltre a quelle della Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, del Cenacolo, di Brera, del #museo Poldi Pezzoli e del quartiere Ticinese. Saranno inoltre ricordate le figure dello storico dell’arte Pasquale Rotondi, di Ettore Modigliani e di Guglielmo Pacchioni, direttori della Pinacoteca di Brera per la loro azione di messa in sicurezza delle grandi opere d’arte italiane; e, ancora, le vicende dell’obelisco di Axum, con le fotografie della traslazione a Roma dall’Etiopia e della sua restituzione.
Tra i troppi conflitti recenti, la #mostra propone quelli in Kosovo e in Afghanistan, evidenziando gli interventi di restauro dell’ISCR e la ricostruzione del ponte di Mostar, in Bosnia-Erzegovina. 
Le cronache quotidiane documentano le distruzioni in Iraq e Siria. Le immagini delle distruzioni di Palmira hanno colpito l’opinione pubblica mondiale. Da ricordare che in quell’area archeologica era attivo il progetto “Pal.M.A.I.S.” dell’Università degli Studi di #milano, così come ad Ebla l’Italia era presente con una propria missione archeologica.
Per scelta delle curatrici, in questa sezione le immagini saranno esclusivamente “positive”: proporranno infatti le attività di ricerca archeologica svolta. Nessuna immagine di distruzione, ma un puro segnale grafico a simboleggiare la temporanea, forzata interruzione di un percorso di ricerca, recupero e valorizzazione.
La #mostra si avvale di filmati speciali e molto rari tra cui un'intervista all'archeologo Khaled Asaad, già direttore del #museo di Palmira, trucidato dai miliziani del sedicente stato islamico (Daesh) il 18 agosto 2015, quale personaggio-simbolo del patrimonio artistico conservato nel suo #museo e nella città siriana patrimonio Unesco dell'umanità. Il video "Palmyra: la meraviglia del deserto", una co-produzione RAI Cultura-Vercom, è stato gentilmente concesso dagli autori Federico Fazzuoli e Elisa Greco. Saranno anche presentati vari cortometraggi girati dal regista Cristiano Barbarossa in contesti di pericolo e testimonianza di importanti azioni di recupero.
L’attenzione del visitatore viene richiamata anche su altri fenomeni presenti durante i conflitti, quali gli scavi clandestini, evidenziando i casi di Apamea, Umma e Zabalam, con l’utilizzo di foto satellitari.
Mentre scorrono le immagini della “Giornata Unesco di lutto per la distruzione dei beni culturali”, la #mostra annota il farsi strada di una nuova consapevolezza. Citando, come esempio, la salvaguardia dei monumenti anche nel caso di grandi opere di ingegneria: esemplare è stato l’innalzamento dei templi di Abu Simbel per consentire l’invaso della diga di Assuan.
Questa è una #mostra che propone l’ostinazione a guardare avanti, a valorizzare il bello dell’uomo: pone anche l’attenzione sui “blue shields”, il Comitato Internazionale dello Scudo Blu (ICBS) fondato nel 1996 con la missione di "lavorare per proteggere il patrimonio culturale mondiale minacciato da guerre e disastri naturali" e sull’attività davvero fondamentale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, i nostri “Caschi blu della cultura”, soprattutto in Iraq.
Una #mostra per non smarrire la memoria e per condividere con i nostri cari, con le famiglie, con gli amici, con i compagni di classe significative e potenti immagini da non dimenticare e un patrimonio da salvaguardare con le azioni concrete per continuare ad esserne fieri.


 

 


Il progetto
Il progetto originale “Salvare la Memoria” è un’iniziativa promossa dal Polo Museale della Lombardia, con il sostegno e la collaborazione di: Comune di Mantova, ISCR, ex-Soprintendenze  Belle Arti e Paesaggio di #milano e di Brescia, ICCROM, Università degli Studi di #milano, Università IULM, Monuments Men Foundation, Palazzo Ducale-Mantova, Diocesi di Mantova, Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Lombardia, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, del Consiglio d’Europa di Venezia e del Consolato Generale degli Stati Uniti a #milano al quale, oggi, si affiancano la Parrocchia e il #museo di Sant'Eustorgio-Cappella Portinari con il coordinamento di Sandrina Bandera, Direttore artistico del #museo, con il patrocinio e il sostegno del Comune di #milano.
L'allestimento dell'edizione milanese della #mostra, già elaborato nell'esposizione mantovana da Paolo Tacci, si deve a Cristina Sironi e a Camilla Masciadri.
L’edizione milanese ha potuto contare sul sostegno del signor William Weiller (U.S.A.), di Extro Hotels e di Intesa Sanpaolo che, con mecenatismo e generosità, hanno contribuito alla realizzazione dell’esposizione e  di tutti i  volontari che con dedizione garantiscono l'apertura del #museo di Sant'Eustorgio. 

 

Per informazioni:

UFFICIO STAMPA – #museo di Sant’Eustorgio
Martina di Castri e Cecilia Mansi | museosanteustorgio@gmail.com | Tel. 02 89402671 | www.santeustorgio.it
CLP Relazioni Pubbliche – Milano
Anna Defrancesco | anna.defrancesco@clponline.it| 02 36755700 | www.clponline.it
UFFICIO STAMPA – Polo museale regionale MiBACT della Lombardia
Manuela Rossi | manuela.rossi@beniculturali.it | Tel. 02 80294250 | www.polomuseale.lombardia.beniculturali.it

Nota Informativa 1: Comitato Scientifico
Antonia Arslan
Ermanno Arslan
Sandrina Bandera
Cristiano Barbarossa
Stefano Benetti
Anna Bottinelli
Gisella Capponi
Renata Casarin
Marco Ciatti
Stefano De Caro
Cecilia Ghibaudi
Nicoletta Giordani
Luis Godart
Roberto Manuel Guido
Maria Teresa Grassi
Stefano L’Occaso
Mons. Giancarlo Manzoli
Elena Maria Menotti
Marco Edoardo Minoja
Daiva Mitruleviciute
Francesco Nosari
Irma Pagliari
Antonio Paolucci
Luca Peyronel
Cap. Francesco Provenza
Antonella Ranaldi
Giuseppe Stolfi

Nota Informativa 2: Didascalie immagini


Fotografia 1: Pannello relativo ai danni subiti dalla Pinacoteca di Brera a #milano dopo i bombardamenti del 1943.

Fotografia 2: Pannello relativo ai danni recati a Santa Maria delle Grazie a #milano e al Cenacolo Vinciano in seguito ai bombardamenti del 1943.

Fotografia 3: Pannello relativo alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a #milano prima del bombardamento del 1943 e dopo il restauro del 1998-2001.

Fotografia 4: Pannello dedicato ai Monuments Men, un gruppo di 350 donne e uomini che durante la Seconda Guerra Mondiale si impegnarono per la difesa dei beni culturali.

Fotografia 5: Pannello dedicato ai Monuments Men, un gruppo di 350 donne e uomini che durante la Seconda Guerra Mondiale si impegnarono per la difesa dei beni culturali.

Fotografia 6: Pannello dedicato ai Monuments Men, un gruppo di 350 donne e uomini che durante la Seconda Guerra Mondiale si impegnarono per la difesa dei beni culturali.

Fotografia 7:Documentario “Palmira: la meraviglia del deserto”, intervista al direttore del sito archeologico Khaled Asaad.

Fotografia 8: Documentario “Palmira: la meraviglia del deserto”, intervista al direttore del sito archeologico Khaled Asaad.

Fotografia 9: Pannello dedicato a tutti coloro che sono vissuti e che vivono per “Salvare la Memoria”

Fotografia 10: #milano, Pinacoteca di Brera: nelle sale del #museo si innalzano protezioni di sacchi di sabbia per i dipinti (prima guerra mondiale).

Fotografia 11:Milano, protezione dell’Arca di San Pietro Martire all’interno della Cappella Portinari in Sant’Eustorgio nel 1918.

Fotografia 12: I Monuments Men riportano la Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci a Cracovia.

Fotografia 13: Firenze, i danni dell’alluvione: il #museo del Bargello, 1966.

Fotografia 14: Abu Simbel (Egitto), tempio di Ramesse II. La rimozione del viso di una delle più colossali statue del re al fine della sua salvaguardia.

Fotografia 15: Ebla, Siria: la conservazione e il restauro delle strutture murarie vengono realizzate con metodi tradizionali e con la collaborazione delle donne dei villaggi.

Fotografia 16: Palmira, 15 novembre 2007: l’arco severiano e la Grande via Colonnata. Sullo sfondo il castello arabo.

Fotografia 17: Nepal, i danni causati dal terremoto del 25 aprile 2015

 

 

Nota Informativa 3: #museo di Sant’Eustorgio

Il #museo, che affianca la chiesa di Sant’Eustorgio, è stato istituito nel 2000. Il percorso museale si snoda a partire dal lato del chiostro adiacente la Basilica romanica (edificio di culto del tardo XI secolo) e comprende numerosi ambienti nei quali sono esposti numerose opere pittoriche, alcune delle quali attribuite a Cesare e Camillo Procaccini, ai Nuvolone, al Legnanino, e numerose reliquie e preziosi reliquiari.
La Basilica racchiude poi uno dei più preziosi esempi d'arte rinascimentale del secondo Quattrocento: la Cappella Portinari. Il capolavoro architettonico fu realizzato tra il 1462 e il 1468 per volere del fiorentino Pigello Portinari, agente del Banco Mediceo a #milano, in onore di San Pietro Martire. Il ciclo di affreschi con episodi della vita del Santo e della Vergine Maria è capolavoro di Vincenzo Foppa. Al centro della Cappella, si trova l’Arca di San Pietro Martire opera di Giovanni di Balduccio da Pisa risalente alla prima metà del Trecento.
Grazie alla nuova illuminazione a led inaugurata a fine giugno, la scenografica architettura brunelleschiana della Cappella Portinari e i magnifici affreschi del Foppa potranno essere ammirati in tutta la loro armonia e forza cromatica.

Salvare la Memoria
(La Bellezza, l'Arte, la Storia)
Storie di distruzioni e rinascita
mostra a cura di
Elena Maria Menotti e Sandrina Bandera
Catalogo PUBLI PAOLINI, 2016

Museo di Sant’Eustorgio
Piazza Sant'Eustorgio, 3 - Milano
14 settembre | anteprima stampa h. 11 | inaugurazione h. 17
15 settembre - 6 novembre 2016 | apertura al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 18


500 fotografie a colori e in bianco e nero
circa 200 pannelli
2 filmati

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Giorni e orari di apertura
Dal 15 settembre al 6 novembre
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00


Biglietti
Euro 6, Euro 3 (ridotto, maggiori di 60 anni, studenti), Euro 1 (studenti fino a 14 anni)


Per informazioni:
Direzione artistica del #museo di Sant’Eustorgio 
Tel. 02 89402671
E-mail: museosanteustorgio@gmail.com

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