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febbraio 15, 2016 - Inward

Street Art per il Sociale


Street Art per il Sociale – A cinque giorni dal 450esimo anniversario dalla nascita di Giambattista Basile, #inward Osservatorio sulla Creatività Urbana consegna al #parcomerola di Ponticelli un omaggio a "Lo Cunto de li cunti", tra una gigantesca opera di street art, una coinvolgente recita di favole seicentesche e un esperimento di bookcrossing condominiale


 


Oggi 10 febbraio, alla divertente recita delle favole al Parco per voce dell'attore Niko Mucci sono stati presenti – tra gli altri – l'Assessore al Decoro Urbano del Comune di Napoli Ciro Borriello, il presidente del Forum Regionale della Gioventù della Campania Antonio Tosto, una rappresentanza di Psicologi in Contatto Onlus, Rotary Club Napoli Est, Atelier Re Mida e, soprattutto, Domenico Basile, discendente diretto del grande Scrittore, che ha donato ai bambini alcune copie del libro, così da incentivare una lettura collettiva che stimoli la fantasia e sia in grado di trasformare l'ordinario in straordinario,come nell'opera di street art di Mattia CampoDall'Orto.


 


 


L'opera s'intitola Lo trattenemiento de' peccerille (L'intrattenimento dei bambini), come il sottotitolo de "Lo Cunto de li cunti" di Giambattista Basile, autorevole firma della letteratura napoletana, e desidera essere un invito alla lettura come stimolazione della fantasia e quale strumento di ripensamento creativo della realtà.


Il progetto è stato sostenuto dal Forum della Gioventù della Regione Campania e si è avvalso dell'indispensabile collaborazione del Comune di Napoli.


 


L'ascolto del territorio: la lettura e il territorio


Il progetto, elaborato a ottobre, presentato a inizio novembre e approvato alla metà del mese stesso, s'è realizzato poi a fine anno, dopo un attento ascolto del territorio a cura di Psicologi in Contatto Onlus, ente che ha dapprima posto attenzione all'interno del contesto dove si sarebbe realizzata l'opera, ricavandone un particolare smarrimento da parte dei giovanissimi riguardo la lettura, l'oggetto libro e la capacità d'immergersi in mondi narrativi con la principale finalità di una valorizzazione del potenziale creativo. Ciò in contesti socio-culturali di periferia risulta essere davvero rilevante per la buona capacità di rendere autonomi ed emersivi i soggetti in formazione, strappandoli per un attimo alla predestinazione cui sembrano essere indirizzati anche i più giovani. È stata quindi scelta la lettura quale nucleo tematico da trattare nell'opera d'arte sulla grande facciata ma anche da esplodere in una precisa operazione socio-culturale.


 


L'opera di street art: "Lo trattenemiento de' peccerille"


L'artista selezionato per la realizzazione dell'opera d'arte è Mattia Campo Dall'Orto - street artista friulano di fama internazionale - il cui stile che mescola realismo e forme fantasiose si è mostrato congruo al non semplice compito di rendere un messaggio che fosse semplice e chiaro, da un lato, ed intenso e superiore, dall'altro, oscillando tra gli orizzonti del quotidiano (dove un libro si legge) e dello straordinario (tutto quanto una lettura creativa è capace di ingenerare). L'artista è giunto a Napoli il 19 dicembre e ha realizzato nel pomeriggio un primo affaccio nel Parco, incontrando liberamente alcuni condomini, parlando con loro, scambiando opinioni e decidendo di scattare fotografie, per la realizzazione di un primo bozzetto che potesse avere questi soggetti come primi modelli (per diversi generi, posture, età, caratterizzazioni e così via), dando così avvio ad un'iniziale forma di collaborazione territoriale. Alloggiando per la durata della sua prestazione nei dintorni, la giornata successiva (domenica 20) è stata dedicata proprio alla preparazione dello schema complessivo dell'opera, già inserendo nel bozzetto, tra tutte quelle realizzate in giro nel Parco, le figure umane ad avviso dell'artista utili alla migliore rappresentazione di una campionatura mista ed eterogenea. Campo Dall'Orto ha quindi lavorato principalmente su elevatore (concesso dal Comune di Napoli) dalla mattina di lunedì 21 alla sera di mercoledì 23, ripartendo il 24 mattina, per tornare poi a Napoli il 26 sera, pronto a risalire sull'elevatore dalla mattina del 27 alla sera del 30, andando via nuovamente il 31 mattina. L'opera si mostra quale composizione ampia e colorata di un certo numero di persone/personaggi. Alla base ci sono due bambini con un libro tra le mani, intenti a leggerlo. Sulle loro teste, disposti in modo da suggerire il possibile senso di fantasia che scaturisce dalla lettura stessa, una serie di individui che sembrano essere sia persone sia personaggi, da un lato per via del realismo e dall'altro per via di alcuni elementi di fantasia che li adornano e li caratterizzano. In effetti sono le persone del Parco campionate dall'artista nelle sue foto (mondo ordinario intorno ai bambini, anch'essi reali) che diventano personaggi di mondi di fantasia (straordinari e creativi, come nelle migliori favole e novelle). Si intendono principessine, cavalieri ed altre figure. L'opera si intitola "Lo trattenemiento de peccerille" e si comprende allora che l'artista ha posto tra le mani dei bambini il capolavoro di Basile, non a caso scritto a suo tempo in napoletano per immediata e verace prossimità con il popolo. La lettura del libro di novelle stimola dunque la fantasia in una direzione ben precisa: non è cosa buona abbandonare la periferia, il proprio ordinario considerandolo soltanto difficile e "povero" di opportunità; è invece prolifico non fermarsi a questo, restarci e "leggervi" strade alternative, variazioni da reale a potenziale, da persone a personaggi, senza che la suddetta predestinazione sia vincolante ed avvilente, scovando in ultimo nel proprio ordinario lo straordinario. Quando i bambini saranno cresciuti, leggendo queste e altre suggestioni, avranno intanto vissuto molte vite possibili, non avvizzendo nella povertà socio-culturale delle scarse alternative. La frase di Umberto Eco infatti, posta a sigillo dell'opera, celebra tale considerazione: "La lettura è un'immortalità all'indietro" e c'è dentro tutto il carico di quasi quattro secoli di riletture creative della propria vita, cosa che, in un contesto come quello dove l'ascolto è in corso e dove l'opera è stata fatta, è messaggio rilevante da proporre sempre all'attenzione delle giovanissime generazioni.


 


 


L'operazione socio-culturale: bookcrossing condominiale


Com'è consuetudine dell'Osservatorio #inward, ogni sua opera di street art non può essere avulsa dal contesto entro cui si colloca, sia materiale, urbano, sia immateriale, e quindi profondamente umano. Il libro disegnato tra le mani dei grandi bambini, infatti - Lo Cunto de li cunti - è stato regalato a quattro ragazzini del #parcomerola, uno per palazzina, da Domenico Basile, scrittore, discendente diretto di Giambattista, per un vero e proprio bookcrossing condominiale: ogni bambino che leggerà il libro annoterà o disegnerà ciò che desidera su appositi post-it e infine passerà ad altri ragazzi il libro, così potenziato dalla sua creatività, e così via, fino ad incrociare le letture tra i palazzi. Finalità dell'operazione intera è la socializzazione e l'accrescimento del potenziale da parte dei bambini del Parco, così da vivere con fertile fantasia la propria quotidianità.



Informazioni di scenario


INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana, attivo da più di dieci anni in Italia ed in Europa nella promozione della street art e delle sue espressioni, è da cinque anni che tiene in vita a Ponticelli, Napoli Est, il grande progetto sociale CUNTO Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale (cunto.it), lanciato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Fondazione Vodafone Italia e l'EAV Regione Campania. Un omaggio, tra gli altri significati, al capolavoro di Giambattista Basile, visto con gli occhi di oggi anche come strumento di edutainment. CUNTO ha beneficiato più di 300 tra bambini, ragazzi e giovani della periferia orientale di Napoli, in diverse ed articolate sessioni di lavoro sociale, l'ultima delle quali è il programma di street art al #parcomerola.


Grazie ad una stretta e proficua collaborazione con il Comune di Napoli e con l'aiuto di enti profit e no-profit, #inward ha prodotto ad oggi quattro delle otto grandi opere che le facciate del Parco possono ospitare, portandosi così a metà programma. E dopo le già note Ael. Tutt'egual song' 'e criature ("Ael. Tutti uguali sono i bambini"), per mano di Jorit, nell'ambito del programma nazionale "No a tutti i razzismi" di UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ANCI; 'A pazziella 'n man 'e criature ("Il gioco tra le mani dei bambini"), ad opera di Zed1 e grazie al supporto del Rotary Club Campania-Napoli; Chi è voluto bene, nun s'o scorda ("Chi è voluto bene, non lo dimentica"), del duo Rosk&Loste e finanziata da Ceres, l'ultima immensa opera è stata ideata e realizzata da Mattia Campo Dall'Orto, con il sostegno del Forum della Gioventù della Regione Campania.