Cookie Consent by Free Privacy Policy website A Milano fino al 6 dicembre la mostra-appello per l'Arte Contemporanea del Maestro Franco Mazzucchelli NON ABBANDONARMI!
novembre 19, 2015 - Cramum

A Milano fino al 6 dicembre la mostra-appello per l'Arte Contemporanea del Maestro Franco Mazzucchelli NON ABBANDONARMI!

Il Comune di #milano, la #fondazionegiorgiopardi e all’associazione cramum hanno presentato a un folto pubblico di critici, giornalisti, amici dell’arte, la mostra-appello site-specific di #francomazzucchelli “NON ABBANDONARMI!”, curata da Sabino Maria Frassà. La #mostra, che avrà luogo allo #studiomuseofrancescomessina di Via San Sisto 4/a #milano dal 18 novembre al 6 dicembre, offre a #francomazzucchelli e ai sui gonfiabili dalle forme geometriche lo spunto per una interessante riflessione sul ruolo dell'arte nella società contemporanea ed è un appello al pubblico affinché non abbandoni l’arte e la curiosità di scoprire il nuovo e il diverso.
L’hashtag della #mostra è infatti #‎nonabbandonarte ‬.Non mancano di stupire le due opere “Quadrato trasparente” e “Appello gonfiato per l’arte contemporanea”: due gonfiabile (uno di ben di 2 mq) sui quali i visitatori saranno invitati a scrivere ciò che pensano sull’arte contemporanea perché come ricorda il curatore, Sabino Maria Frassà: “Se all’inizio l’obiettivo era la documentazione delle reazioni e l’avvicinare l’arte alla gente, oggi.

Franco Mazzucchelli vuole che tutti noi diventiamo #arte a tu per tu con le opere”. La #mostra si inserisce all’interno della collaborazione “cramum” tra lo #studiomuseofrancescomessina e i due enti non-profit milanesi, noti per il proprio impegno a favore della cultura e dell’arte contemporanea in Italia. Cramum è un termine latino che significa “la parte migliore”: obiettivo della collaborazione è infatti individuare e valorizzare le eccellenze artistico-culturali presenti sul territorio italiano. Nei prossimi mesi, da tale collaborazione nasceranno anche le personali di Andi Kacziba la cui vernice sarà il 9 dicembre, Eracle Dartizio e Paolo Peroni. Il forte riferimento-confronto-scontro con il maestro russo Malevich, a cento anni dal Quadrato Nero (15 dicembre 1915), è chiaro. #francomazzucchelli rifiuta con forza ogni deriva nichilista o messianica. L'artista è un uomo comune e l'uomo comune è sempre al centro dell’arte e della "teoria dell'arte". Imperativo categorico dell’artista è parlare in modo semplice e attuale della vita, delle sue contrapposizioni, del pieno e del vuoto, che non è mai vuoto. Conclude il curatore della #mostra, Sabino Maria Frassà: “Per #francomazzucchelli l’arte per l’arte non esiste, esiste l’arte per l’uomo.”